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Archivi per Ottobre 2015

Poste in borsa – Il debutto a piazza a Piazza Affari

30 Ottobre 2015 di admin

Il Tesoro incasserà quasi 3,4 miliardi di euro, destinati alla riduzione del debito. E’ una delle più importanti quotazioni dell’anno. Il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan ha aggiunto che è un’operazione che conferma la fiducia dei mercati nel Paese. Dimostra che l’Italia ha forti capacità manageriali e imprenditoriali. Adesso avanti con Enav ed Fs”. Il debutto in Borsa è atteso per il 27 ottobre.

Padoan: “Le risorse andranno a riduzione del debito. I mercati hanno fiducia nell’Italia, adesso avanti con la privatizzazione di Fs ed Enav”. Orfini (Pd): “Meglio spenderli per investimenti”. Caio: “Siamo molto soddisfatti”. Il 27 ottobre il debutto a Piazza Affari.

Il Ministro afferma di avere delle perplessità sulla destinazione delle risorse. Egli sostiene “abbiamo un debito pubblico di circa duemila miliardi e tre miliardi di riduzione una tantum sono una goccia nel mare, uno spreco”. Orfini ritiene che sarebbe meglio che fossero destinati agli investimenti.

Con questo prezzo la capitalizzazione di Poste ammonta a 8,8 miliardi
, mentre la domanda di titoli si è attestata a 3,3 volte l’offerta globale considerando tutto il range ristretto di 6,5-6,75 euro indicato dal consorzio dei collocatori. Il collocamento istituzionale, che riguarda 317,1 milioni di titoli pari al 70% del totale, è stato coperto 3,6 volte mentre la parte rivolta al pubblico indistinto (135,9 milioni di azioni) ha ricevuto un ammontare di ordini pari a 2,85 volte.

Come emerso nel corso del collocamento, le prenotazioni sono arrivate da investitori istituzionali italiani e esteri di alta qualità comprendenti anche fondi sovrani e grandi gestori internazionali. Prima dell’avvio dell’operazione, il ministero aveva annunciato l’intenzione di perseguire una politica dei dividendi nel prossimo biennio, 2015-16, pari ad “almeno l’80%” dell’utile netto consolidato: sulla base delle stime degli analisti e del probabile prezzo di collocamento, il dividend yield supererebbe il 4,5%.

L’amministratore delegato di Poste si è dimostrato molto soddisfatto. Francesco Caio ha affermato che il prezzo lo fa il mercato e il mercato ha sempre ragione. “Abbiamo fatto un bel lavoro, siamo molto contenti perché abbiamo portato l’Italia in giro per il mondo”. Gli investitori istituzionali che hanno aderito all’offerta di Poste italiane “sono di altissima qualità sia per tipologia che per provenienza geografica” ha poi aggiunto il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, mentre il capo delle segreteria tecnica Fabrizio Pagani ha detto: “Abbiamo tutta la tipologia di investitori”.

“Uno degli aspetti più interessanti di questa operazione è stato il gioco di squadra dell’intero sistema paese, dalle varie autorità coinvolte fino all’azionista e, ovviamente, alla società. E questo è stato suggellato dal forte apprezzamento da parte degli investitori sia italiani che internazionali che si sono dimostrati fin da subito entusiasti del management e della proposta di investimento. È stato un onore e un piacere aver potuto accompagnare la società lungo tutto questo percorso che, ne sono convinto, sarà storico per l’Italia”. E’ quanto ha commentato Luigi Labbate, responsabile equity advisory per l’Italia di Rothschild, advisor di Poste nel processo di privatizzazione.

Archiviato in:News Contrassegnato con: Poste

I colossi dell’alta tecnologia americana battono le attese di bilancio

30 Ottobre 2015 di admin

Utili oltre le attese per tre big americane dell’hitech, Alphabet, la holding a cui fa capo Google, chiude il terzo trimestre con un utile netto e ricavi in aumento, annunciando allo stesso tempo un piano di riacquisto di azioni proprie da 5,1 miliardi di dollari. Amazon torna a sorpresa in nero, mentre l’utile di Microsoft balza grazie al cloud.

I colossi più innovativi dell’alta tecnologia americana dimostrano che le loro performance sono oggi a prova degli affanni dell’economia globale. Alphabet – la ex Google – Amazon e Microsoft hanno tutte e tre battuto nettamente le attese di bilancio, mettendo in evidenza una crescita e una redditività capace di sostenere le loro valutazioni in Borsa.

Alphabet, forte dell’espansione delle ricerche online via smartphone, ha guadagnato nel dopo mercato il 9%, spingendo le azioni al nuovo record assoluto di 745,75 dollari. Amazon, facendo leva sulla continua espansione dei suoi servizi Internet per riportare a sorpresa utili anzichè perdite, si e’ impennata dell’11% a 623 dollari. Microsoft è balzata del 7% oltre quota 50 dollari sull’onda della diffusione di window 10 e dei suoi successori nel cloud per le aziende.

Alphabet, che vanta una cassaforte con 73 miliardi di dollari di liquidità, ha anche stupito positivamente gli investitori con un piano di riacquisto di azioni proprie da 5,1 miliardi che ha ulteriormente sostenuto le quotazioni. Da gennaio la società comincerà a riportare risultati separati per la divisione “core” raggruppate sotto il marchio Google – motore di ricerca, YouTube e Android – e per le attivita’ piu’ rischiose e meno redditizie che guardano al futuro.

La maggior trasparenza finanziaria in questo modo sposata dal gruppo, ragione della creazione a luglio della nuova holding Alphabet di cui Google è adesso una controllata, e’ stata ad oggi premiata da un rialzo di oltre il 25% dei titoli, abbastanza per una capitalizzazione di mercato che sfiora i 500 miliardi. I profitti trimestrali sono stati di 3,98 miliardi, in rialzo del 45%, pari a 5,73 dollari per azione e a 7,35 quando depurati da alcuni oneri. Gli analisti avevano previsto 7,20. Il fatturato e’ salito del 13% a 18,68 miliardi. Esclusi i pagamenti a società terze per il traffico Internet che le inviano, il giro d’affari è stato di 15,1 miliardi contro i 15,04 attesi. Se poi si escludono gli effetti delle tensioni valutarie le entrate sono lievitate del 21 per cento. La raccolta pubblicitaria online che domina, compreso il segmento mobile, è aumentata ancora: i click pagati sono saliti del 35% e anche considerando un calo nei prezzi medi del 16%.

Amazon sorprende tornando in nero. E i titoli volano nelle contrattazioni after hour, dove arrivano ai massimi storici. L’utile netto si e’ attestato a 79 milioni di dollari a fronte del rosso record dello scorso anno con il flop dello smartphone Fire, che ha costretto Amazon a 170 milioni di dollari di svalutazioni. I ricavi salgono del 23% a 25,4 miliardi di dollari, al di sopra dei 24,9 miliardi di dollari attesi. Per il trimestre in corso Amazon prevede ricavi 33,5-36,75 miliardi di dollari.

La rinvigorita vecchia Microsoft, infine, non ha tradito. L’azienda di Redmond, nel suo primo trimestre fiscale, ha riportato profitti per 4,62 miliardi di dollari, in rialzo dai 4,54 miliardi di un anno prima. Gli utili depurati di alcune voci straordinarie sono stati pari a 67 centesimi per azione contro i 59 centesimi pronosticati dagli analisti. Il giro d’affari e’ stato di 21,7 miliardi, in calo del 12% ma a sua volta migliore dei 21,03 miliardi attesi.

Archiviato in:News Contrassegnato con: Alphabet, Amazon, Borsa, Microsoft, Wall Street

Energica Motor quotata presto in Borsa

29 Ottobre 2015 di admin

L’azienda modenese ha l’obiettivo di porsi come brand leader nel settore delle moto elettriche di alto livello.

L’azienda modenese Energica Motor punta a Piazza Affari ed è destinata a entrare nella realtà borsistica milanese in tempi brevi. E’ un passo importante per la casa costruttrice modenese che ha deciso di compiere un passo decisivo per la ricerca di capitali che consentiranno lo sviluppo del business su scala globale. Energica Motor Company è una società del gruppo modenese Crp e si trasformerà da srl in Società per azioni; punterà sempre sul proprio know how che deriva da Crp, l’azienda da cui è sorta la stessa Energica. La superbike ecologica è stata ideata e prodotta dal Gruppo Crp e costa 18mila euro. Un passo decisivo che dimostra che i sacrifici vengono ripagati.

Attraverso l’Ipo – l’offerta di acquisto – sul segmento Aim Italia, il mercato di Borsa Italiana che è dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita, Energica Motor Company ha l’obiettivo di raccogliere i capitali necessari per accelerare il processo industriale su larga scala: produce superbike elettriche, un tocco di modernità e rispetto per l’ambiente.

L’azienda modenese guidata dai fratelli Livia e Franco Cevolini ha scelto Giancarlo Minardi come consigliere indipendente
, fondatore ed ex amministratore delegato del team Minardi di Formula Uno, oggi rinominato “Scuderia Toro Rosso” da Red Bull energy drink, proprietario dal 2006. Minardi ha seguito molti piloti, passati poi ad altre scuderie sportive e in altri campionati. Giancarlo Fisichella, Fernando Alonso, Mark Webber e Jarno Trulli hanno avuto il loro debutto in Formula Uno proprio con il team “Minardi1”.

«Energica motor company è un’azienda nuova in un mercato molto competitivo – ha dichiarato Livia Cevolini, amministratore delegato della società – Siamo consapevoli che la sfida sarà dura, ma siamo anche convinti che i clienti sono ora più che mai informati e competenti sul prodotto. In tre anni saremo leader del nostro mercato. Ad un solo un mese dall’omologazione abbiamo già venduto 10 moto». Energica Motor Company è nata con l’obiettivo di creare moto elettriche ad elevate prestazioni. Negli ultimi 6 anni Energica Motor Company è stata in grado di progettare e sviluppare internamente moto elettriche ad elevate prestazioni, grazie al know-how del Gruppo CRP. Oggi, dopo numerosi test ed omologazioni, le moto Energica sono in vendita in tutto il mondo ed è una grande soddiafazione per l’economia italiana. Una volta tanto una nota positiva per la nostra economia. L’azienda ha l’obiettivo di porsi come brand leader nel settore delle moto elettriche di alto livello. Una scelta che non si presenta certamente facile, anzi coraggiosa da parte dei fratelli Cevolini se si considera quanto le piccole e medie imprese italiane siano scarsamente abituate ai settori finanziari, a differenza di quanto accade, per esempio, negli Stati Uniti.

Si prevede che Energica presenti entro fine anno la propria offerta pubblica per potere poi ottenere la quotazione borsistica.

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Ferrari arriva di corsa a Wall Street

21 Ottobre 2015 di admin

Un marchio italiano dal futuro raggiante che genererà introiti complessivi per 3,7 miliardi di euro per il Gruppo italo-americano.
Per la quotazione del Cavallino alla Borsa di New York, prevista mercoledì 21 ottobre, ormai i giochi sono praticamente fatti e mancano poche ore alla chiusura del book di prenotazioni per la Rossa.

Secondo gli analisti, e non solo, il Cavallino Rampante avrà un futuro raggiante a Wall Street e, al momento dello scorporo con Fca, genererà introiti complessivi per 3,7 miliardi di euro per il Gruppo italo-americano.
In queste ore l’amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne è tornato a promuovere l’evento del collocamento del 10% di Ferrari alla Borsa statunitense.

“È un grande marchio”, ha detto sottolineando di aver scelto personalmente il simbolo ‘RACÈ (Gara) per la Ferrari a Wall Street. Inizialmente – ha svelato durante un gala a Washington – la scelta era caduta su “Red”, ma “non era disponibile”, ha spiegato Marchionne rassicurando sul fatto che il simbolo sarà compreso da investitori e analisti:

La domanda per le azioni Ferrari è stata da subito molto forte superando ben presto la quota di 18,8 milioni messa in offerta; ora si inizia a scommettere sul possibile rilancio del prezzo.

L’offerta pubblica iniziale vede Ubs nel ruolo di global coordinator e di joint bookrunner insieme a Bank of America Merrill Lynch e Santander Investment Securities. Fonti bancarie vicine al collocamento, sentite dall’agenzia Reuters, riferiscono che “gli incontri con gli investitori sono andati molto bene e c’è una forte richiesta per il titolo. Con una domanda ingente e un’offerta piuttosto limitata, è prevedibile che le azioni andranno esaurite in un baleno.” La quotazione di Ferrari è, invece, da inquadrare nella strategia di Fca, che al momento controlla il 90% del Cavallino, che punta a dismettere l’intera partecipazione a favore degli azionisti, come si evince dal prospetto dell’Ipo.

L’annuncio ufficiale dell’effettivo prezzo di collocamento verrà dato nella serata di martedì 20 ottobre e in molti si attendono una correzione al rialzo rispetto all’attuale forchetta compresa tra 48 e 52 dollari con un ritocco che potrebbe raggiungere anche il 20%. Se così fosse l’Ipo del 10% di Ferrari riuscirebbe a superare la soglia di 1,1 miliardi. Un incasso che aiuterebbe FCA a ridurre l’indebitamento e soprattutto a finanziare il piano di investimenti.

Il 21 ottobre sarà anche la prima delle due giornate del voto dei lavoratori americani di Fca sul nuovo accordo raggiunto con il sindacato americano United Auto Workers (Uaw). Una prima intesa era stata già bocciata dai lavoratori e ora Marchionne appare cauto: “l’ultima volta non è andata come doveva andare, adesso aspettiamo il 21”, spiega sottolineando che lo UAW “sta facendo il necessario per spiegare il contenuto del contratto, che per me è andato anche oltre”.

Secondo le analisi di mercato, una volta che Fca e Ferrari si divideranno gli introiti complessivi arriveranno a 3,7 miliardi di euro per Fca. Ferrari ha chiuso il 2014 con un utile di 265 milioni un giro d’affari di 2,76 miliardi di euro, a fronte di 7.255 vetture consegnate lo scorso anno.

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Il mercato forex

7 Ottobre 2015 di admin

Il Foreing Echange Market è conosciuto con il nome Forex o mercato valutario e nella maggior parte dei casi è considerato a tutti i livelli, una soluzione di investimento interessante e caratterizzato da un grande mercato popolare in tutto il mondo. Gli scambi di valute e compravendita sono gestiti da banche e broker specialistici, per questo motivo è importante fare il tipo di investimento corretto.
La creazione del Forex risale al 1971 e in quel periodo comparsero per la prima volta i tassi di cambio fluttuanti. Con l’avvento dei computer la storia è cambiata e oggi questo mercato, può essere gestito comodamente online con un pc e una connessione veloce.

Forex: Il mercato unico

Per quale motivo viene definito il mercato unico? Sicuramente per via del volume degli scambi, per la liquidità elevata e il gran numero di operatori attivi online. Gli investitori possono eseguire scambi per 24 ore al giorno in settimana e questo è considerato un gran punto a favore.
Il Forex viene gestito dagli investitori grazie ad alcune strategie di trading, con il metodo scalping per esempio si possono utilizzare ordini istantanei con volumi elevati. I trader che utilizzano questa variante nella maggior parte dei casi devono aumentare i volumi per realizzare un profitto.

Con la violazione del prezzo invece l’investitore mette gli ordini in prossimità dei supporti e delle resistente per riuscire a acquistare il profitto delle rotture. Si tratta di una tecnica molto popolare ma che deve essere unita insieme a un ottimo utilizzo di stop loss, per evitare perdite improvvise in caso di errore.

Non lasciatevi sfuggire le notizie più importanti a livello economico, il Forex cambia molto in questo caso e solo consultando i siti specializzati si possono conoscere le anticipazioni con un pizzico di anticipo. In altri casi è necessario conoscere il giusto trend di mercato per fare trading direzionale ma anche in questo caso è necessario seguire l’analisi fondamentale del mercato di riferimento per individuare il target da seguire.
Imparare a conoscere il Forex

Non è semplice riuscire a imparare i guadagni sul forex, ma di certo i vantaggi sono tantissimi. E’ meglio valutare con calma ogni dettaglio e scegliere tutte le attenzioni migliori, per valutare la gamma di servizi disponibili e optare per le caratteristiche professionali che non deludono i vostri desideri.
Iniziate a vivere queste esperienze e vi accorgerete di non poter fare a meno di un tentativo di investimento.

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Quanto investire con il trading online

7 Ottobre 2015 di admin

Siete pronti a lanciarvi nel settore del trading online ma non conoscete la quantità di denaro da investire? Le opzioni binarie sono il mercato che si adatta al vostro stile ma nella maggior parte dei casi è difficile all’inizio, scegliere le caratteristiche tra cui investire.
E’ necessario valutare alcuni aspetti prima di scegliere il budget d’investimento. Entrare a far parte del mondo del trading online è una scelta che comporta dei rischi e di conseguenza le operazioni vanno valutate con la massima attenzione. L’obiettivo? Riuscire a tenere sotto controllo ogni forma di investimento.

La scelta del broker

Attenzione a non partire subito con il piede sbagliato e optare per il broker che non fa al caso vostro. Online troverete tantissimi broker che offrono piattaforme di trading ma solo pochi sono realmente onesti nei confronti dei clienti.
Prima della scelta valutate le recensioni degli altri clienti e soprattutto le opinioni, se un gran numero di persone si è trovato male lasciate perdere prima di ritrovarvi in una truffa pericolosa.

Considerare la percentuale di perdita

Avete le idee chiare sul broker? Perfetto, ora dovete iniziare a pensare alla cifra che siete disposti a perdere. La cifra iniziale di investimento si aggira tra i 100 e i 300 euro, l’importo può sparire nel giro di poche ore oppure raddoppiare, questo dipende dalla vostra abilità di apprendimento.
Scegliete le scelte migliori e vi accorgerete di poter ottenere lauti guadagni con le strategie più affidabili. Rimanere sempre aggiornati è un buon punto di partenza, per non dimenticare che è altamente sconsigliato investire più di quanto potete permettervi.
Imparate a valutare bene e gestite il budget di investimento, solo in questo modo potrete accedere al mondo del trading online in modo corretto e senza problemi. Stiamo parlando di una gestione professionale del money management, caratteristica che non è di certo presente nelle persone che si buttano nel settore per la prima volta.

Scegliete un importo che non rovini il vostro budget e che vi permetta di vivere, altrimenti partite già male in partenza. Non avete a disposizione la cifra adatta per iniziare? Non iniziate e attendete il momento migliore in cui avete la cifra necessaria a vostra disposizione.
E’ un mercato interessante di investimento ma è più importante pagare le bollette e vivere, no commettere l’errore di ritrovarvi in una situazione poco piacevole fin dall’inizio o sarà difficile uscirne.

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